Qualche immagine dell'ammissione della nostra sorella Barbara, della comunità di Perugia, al seminario.
Questo è il messaggio che la nostra Vescova ha indirizzato a Barbara, a p. Luca e alla comunità.
Caro Padre Luca, cara sorella Barbara, innanzitutto pace e gioia da parte del nostro Signore Gesù Cristo. Vorrei far sentire la mia presenza in questo momento così importante per la nostra Inclusive Anglican Episcopal Church e per la bellissima comunità di Perugia. Intanto, vorrei esprimere ancora la piena fiducia, l'affetto e la stima mia e di tutto il clero della inclusive Anglican Episcopal Church, per il lavoro pastorale straordinario che il nostro padre Luca sta compiendo sia come cancelliere che come vostro pastore a Perugia perché una vocazione è anche frutto di una comunità che vive ed esprime nella vita ordinaria i valori che predica dal pulpito e celebra dall'altare. Devo dire che sono particolarmente felice che tu, cara Barbara, venga oggi ammessa a questo arduo cammino: perché anzitutto, sei una donna e noi vogliamo essere anche visivamente una Chiesa che pienamente vive la pari dignità di tutti i figli e figlie di Dio, indipendentemente dal genere e da tutti gli altri fattori, poi per il tuo nutrito patrimonio spirituale e culturale. Porti con te - e inondi tutti noi di enorme ricchezza - il grande patrimonio culturale e spirituale del mondo domenicano, acquisito anche grazie al conseguimento della laurea presso la Pontificia Università "S. Tommaso", a tutti nota come Angelicum. Inoltre, hai ricevuto il dono di una intensa formazione spirituale improntata sul carisma di San Domenico attraverso i lunghi anni trascorsi da te come religiosa, tra le fila di quell'Ordine dove, come diceva Dante, " ben s'impingua se non si vaneggia". Io credo che il Signore abbia preparato tutto questo, lo ha preparato per te e in te, cara Barbara, lo ha preparato per questa porzione del suo popolo che vive la sua chiamata cristiana nella nostra Inclusive Anglican Episcopal Church; il nostro Dio che scrive dritto sulle righe storte, ha fatto sì che attraersassi alterne vicende per approdare poi a quella autentica vocazione alla quale ti aveva chiamato ma che, nella realtà ecclesiale precedente, non ti era concesso neppure denominare e tantomeno poter vivere e poter rispondere liberamente e con entusiasmo. Grazie di cuore per questo si, cara Barbara. Grazie di cuore perché sarà davvero bello averti tra noi e poter condividere i grandi e straordinari talenti che il Signore ti ha dato per la nostra chiesa e per il nostro istituto di formazione. Grazie davvero. Il Signore ti chiama a rendere visibile sulla terra l'opera di Suo Figlio, a continuare il suo ministero di consolazione, guarigione, annuncio che la vita può e deve sempre rifiorire. Possa la vita della nostra Chiesa continuare a fiorire, e possa tu scoprire sperimentare la gioia, il fascino e l'avventura di essere ministra del Signore Gesù. Sperando di essere presto tra voi, abbraccio tutti e tutte voi e vi benedico di cuore, particolarmente benedico la nostra sorella Barbara: Sia Dio, Padre e Madre, per te rifugio, recinto e utero, sia per te il Signore Gesù, esempio, conforto, e forza, sia lo Spirito Santo il soffio dolce che anima le tue azioni, possa ispirarti pensieri, risoluzioni, atti di pace per edificare la tua vita e la vita della comunità di Perugia attorno al suo Amore. Amen.
La vs. Vescova e sorella,
++ Vittoria
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